La guida di Irene

Irene
La guida di Irene

i miei ristoranti preferiti

A Palermo si mangia molto bene un po ovunque , sicuramene bisogna assaggiare le famose “arancine al burro o alla carne” “ il pane e panelle e il pane con la milza “ e la brioche con gelato e panna” . Un ristornate/pizzeria non lontano da casa , carino e informale con un ottimo rapporto qualità prezzo è Treska , si trova a Piazza Boccaccio, puoi mangiare delle ottime pizze ma anche scegliere tra ottime paste e vari secondi a base di carne e di pesce. Tredicisette in via Siracusa è una buona pizzeria Piazza e Cucina in via XX Settembre pizzeria e ristorante informale si mangia bene e non si paga molto. Via La Lumia è la strada perfetta se vuoi prendere un aperitivo in qualche pub frequentato soprattutto da giovani. Se vai a Mondello vicino la spiaggia c'è il Bar Alba, lo consiglio se vuoi mangiare delle buone arancine ,un ottimo gelato , cannoli e cassate
Il cuore del centro di Palermo, dove ammirare il famoso e maestoso Teatro Politeama .
58 persone del luogo consigliano
Piazza Castelnuovo
Piazza Castelnuovo
58 persone del luogo consigliano
Il cuore del centro di Palermo, dove ammirare il famoso e maestoso Teatro Politeama .
Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, meglio noto come Teatro Massimo, di Palermo è il più grande edificio teatrale lirico d'Italia, e uno dei più grandi d'Europa, terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l'Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna
Piazza Verdi
Piazza Giuseppe Verdi
Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, meglio noto come Teatro Massimo, di Palermo è il più grande edificio teatrale lirico d'Italia, e uno dei più grandi d'Europa, terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l'Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna
La via Ruggero Settimo è definita il “salotto di Palermo”, per la presenza di negozi importanti nella zona e per essere, ormai da moltissimi anni, una via fondamentale per il “passìo” dei cittadini, probabilmente per via della sua posizione strategica che le fa collegare le due piazze più importanti della Palermo moderna, ovvero piazza Verdi (o Teatro Massimo) e piazza Castelnuovo (o Politeama). La storia della strada risale al 1778, quando fu tracciata per volontà del pretore Antonio La Grua, marchese di Regalmici, come prolungamento della via Maqueda fuori dalle mura della città, per facilitare il raggiungimento dei luoghi di villeggiatura dell’aristocrazia palermitana, situati principalmente sulla Piana dei Colli. All’incrocio con l’attuale via Mariano Stabile, venne installato un “punto di riposo” con panche di pietra, ad opera dell’architetto Nicolò Palma, che serviva ai viaggiatori che transitavano nella zona, che a quei tempi era ancora campagna, di riposarsi prima di proseguire nel loro cammino. Questo incrocio prese il nome di “Quattro Canti di campagna”, in richiamo ai “Quattro Canti di città” situati in piazza Villena, all’incrocio tra via Maqueda ed il Cassaro. Nell’800, quando la zona aveva già iniziato ad acquistare prestigio, molte famiglie nobili decisero di impiantare qui i loro palazzi, come il principe di Galati e il barone di Villarosa. Quest’ultima residenza fu demolita nel 1949 con la costruzione del grattacielo di Piazzale Ungheria. Nello stesso anno avvenne la realizzazione dei portici, che risolsero definitivamente il problema dell’elevato traffico pedonale, fino ad allora relegato in marciapiedi molto piccoli. La via è intitolata all’ammiraglio e senatore nato a Palermo nel 1778. Dopo un passato nella marina borbonica, Ruggero Settimo, appartenente alla famiglia dei principi di Fitalia, nel 1812 fu nominato ministro della guerra e della marina, dove riorganizzò lo stato maggiore. A causa di alcune ingiuste polemiche fu costretto a dimettersi dalla carica finché, dopo la rivoluzione del 1848, fu nominato capo del governo provvisorio e, il 25 marzo, inaugurò il nuovo parlamento che 33 anni prima era stato soppresso da Ferdinando di Borbone. Fu acclamato presidente del regno e senatore di diritto fino al 1849, quando i Borboni riconquistarono l’isola e lo costrinsero ad esiliare a Malta, allora territorio britannico, dove fu accolto con tutti gli onori e dove morì il 12 maggio 1863. Alla sua morte una nave lo riportò a Palermo e fu tumulato nella chiesa di San Domenico, dove 15 anni prima aveva proclamato l’indipendenza della Sicilia.
Via Ruggero Settimo
Via Ruggiero Settimo
La via Ruggero Settimo è definita il “salotto di Palermo”, per la presenza di negozi importanti nella zona e per essere, ormai da moltissimi anni, una via fondamentale per il “passìo” dei cittadini, probabilmente per via della sua posizione strategica che le fa collegare le due piazze più importanti della Palermo moderna, ovvero piazza Verdi (o Teatro Massimo) e piazza Castelnuovo (o Politeama). La storia della strada risale al 1778, quando fu tracciata per volontà del pretore Antonio La Grua, marchese di Regalmici, come prolungamento della via Maqueda fuori dalle mura della città, per facilitare il raggiungimento dei luoghi di villeggiatura dell’aristocrazia palermitana, situati principalmente sulla Piana dei Colli. All’incrocio con l’attuale via Mariano Stabile, venne installato un “punto di riposo” con panche di pietra, ad opera dell’architetto Nicolò Palma, che serviva ai viaggiatori che transitavano nella zona, che a quei tempi era ancora campagna, di riposarsi prima di proseguire nel loro cammino. Questo incrocio prese il nome di “Quattro Canti di campagna”, in richiamo ai “Quattro Canti di città” situati in piazza Villena, all’incrocio tra via Maqueda ed il Cassaro. Nell’800, quando la zona aveva già iniziato ad acquistare prestigio, molte famiglie nobili decisero di impiantare qui i loro palazzi, come il principe di Galati e il barone di Villarosa. Quest’ultima residenza fu demolita nel 1949 con la costruzione del grattacielo di Piazzale Ungheria. Nello stesso anno avvenne la realizzazione dei portici, che risolsero definitivamente il problema dell’elevato traffico pedonale, fino ad allora relegato in marciapiedi molto piccoli. La via è intitolata all’ammiraglio e senatore nato a Palermo nel 1778. Dopo un passato nella marina borbonica, Ruggero Settimo, appartenente alla famiglia dei principi di Fitalia, nel 1812 fu nominato ministro della guerra e della marina, dove riorganizzò lo stato maggiore. A causa di alcune ingiuste polemiche fu costretto a dimettersi dalla carica finché, dopo la rivoluzione del 1848, fu nominato capo del governo provvisorio e, il 25 marzo, inaugurò il nuovo parlamento che 33 anni prima era stato soppresso da Ferdinando di Borbone. Fu acclamato presidente del regno e senatore di diritto fino al 1849, quando i Borboni riconquistarono l’isola e lo costrinsero ad esiliare a Malta, allora territorio britannico, dove fu accolto con tutti gli onori e dove morì il 12 maggio 1863. Alla sua morte una nave lo riportò a Palermo e fu tumulato nella chiesa di San Domenico, dove 15 anni prima aveva proclamato l’indipendenza della Sicilia.
La cattedrale metropolitana di Palermo è dedicata alla Santa Vergine Maria Assunta in Cielo.[4] La patrona della città è Santa Rosalia cui è dedicata la cappella meridionale ubicata nell'abside minore del transetto destro. Importantissimo è il culto che Palermo e la Sicilia tributano alla Vergine Maria, venerazione che trova fondamento nel rapporto epistolare tra l'ambasceria del Senato Messinese e Maria Madre di Gesù Cristo, Madre di Dio, Madre della Chiesa, secondo il dogma Theotókos formulato dal Concilio di Efeso e riaffermato da alcuni principii del Concilio di Nicea I. Legame rafforzato dall'opera evangelizzatrice degli Apostoli, San Pietro e San Paolo, nei rispettivi transiti in terra sicula. In tutte le accezioni è Patrona delle principali città dell'isola, Patrona Principale del Regno delle Due Sicilie e attuale Patrona della Sicilia, a lei sono dedicate la maggior parte delle cattedrali e numerosi luoghi di culto.
746 persone del luogo consigliano
Cattedrale di Palermo
490 Via Vittorio Emanuele
746 persone del luogo consigliano
La cattedrale metropolitana di Palermo è dedicata alla Santa Vergine Maria Assunta in Cielo.[4] La patrona della città è Santa Rosalia cui è dedicata la cappella meridionale ubicata nell'abside minore del transetto destro. Importantissimo è il culto che Palermo e la Sicilia tributano alla Vergine Maria, venerazione che trova fondamento nel rapporto epistolare tra l'ambasceria del Senato Messinese e Maria Madre di Gesù Cristo, Madre di Dio, Madre della Chiesa, secondo il dogma Theotókos formulato dal Concilio di Efeso e riaffermato da alcuni principii del Concilio di Nicea I. Legame rafforzato dall'opera evangelizzatrice degli Apostoli, San Pietro e San Paolo, nei rispettivi transiti in terra sicula. In tutte le accezioni è Patrona delle principali città dell'isola, Patrona Principale del Regno delle Due Sicilie e attuale Patrona della Sicilia, a lei sono dedicate la maggior parte delle cattedrali e numerosi luoghi di culto.
ll Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, si trova a Palermo ed è attualmente sede dell'Assemblea regionale siciliana. Il palazzo è la più antica residenza reale d'Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia, sede imperiale con Federico II e Corrado IV e dello storico Parlamento siciliano.
494 persone del luogo consigliano
Norman Palace
1 Piazza del Parlamento
494 persone del luogo consigliano
ll Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, si trova a Palermo ed è attualmente sede dell'Assemblea regionale siciliana. Il palazzo è la più antica residenza reale d'Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia, sede imperiale con Federico II e Corrado IV e dello storico Parlamento siciliano.
La spettacolare Cappella Palatina è una basilica a tre navate che si trova all'interno del complesso architettonico di Palazzo dei Normanni a Palermo. L'ingresso al pubblico della chiesa è sul lato ovest del palazzo, in Piazza Indipendenza. La chiesa è dedicata a san Pietro apostolo
La Cappella Palatina a Palermo
La spettacolare Cappella Palatina è una basilica a tre navate che si trova all'interno del complesso architettonico di Palazzo dei Normanni a Palermo. L'ingresso al pubblico della chiesa è sul lato ovest del palazzo, in Piazza Indipendenza. La chiesa è dedicata a san Pietro apostolo
Il Duomo di Monreale Qualcuno lo ha definito il tempio più bello del mondo e senz’altro il Duomo di Monreale è uno tra i più begli esempi di come l’arte, riesca ad entrare in sintonia con il cuore dell’uomo. Turisti vengono da ogni parte del mondo per ammirarlo e tante volte noi, che l’abbiamo a due passi, vi passiamo distrattamente e magari vi entriamo guardando qua e là affascinati dall’insieme ma incapaci di coglierne i particolari. Per apprezzare il bello occorrono occhi speciali, una vista educata o uno stato di totale abbandono. Tutte cose difficili da possedere. Delle cose belle più che parlarne bisogna solamente imparare a guardarle, attivando i sensi spirituali, tuttavia cercherò di indicare qualche piccolo particolare per aiutarvi ad orientare lo sguardo … il resto, però, dovete farlo da soli.
193 persone del luogo consigliano
Monreale
193 persone del luogo consigliano
Il Duomo di Monreale Qualcuno lo ha definito il tempio più bello del mondo e senz’altro il Duomo di Monreale è uno tra i più begli esempi di come l’arte, riesca ad entrare in sintonia con il cuore dell’uomo. Turisti vengono da ogni parte del mondo per ammirarlo e tante volte noi, che l’abbiamo a due passi, vi passiamo distrattamente e magari vi entriamo guardando qua e là affascinati dall’insieme ma incapaci di coglierne i particolari. Per apprezzare il bello occorrono occhi speciali, una vista educata o uno stato di totale abbandono. Tutte cose difficili da possedere. Delle cose belle più che parlarne bisogna solamente imparare a guardarle, attivando i sensi spirituali, tuttavia cercherò di indicare qualche piccolo particolare per aiutarvi ad orientare lo sguardo … il resto, però, dovete farlo da soli.
ll suggestivo quartiere costiero di Mondello è rinomato per la spiaggia omonima, un lungo litorale sabbioso con diversi punti dove noleggiare lettini prendisole e attrezzature per gli sport acquatici. Quest'area vivace è dominata da un padiglione in stile Art Nouveau situato alla fine di un molo. Chioschi gastronomici stagionali e ristoranti gourmet fiancheggiano la spiaggia e le strade dell'ex borgo dei pescatori di Mondello Paese. La vicina Riserva di Capo Gallo offre sentieri escursionistici e ampie vedute sul mare.
410 persone del luogo consigliano
Mondello
410 persone del luogo consigliano
ll suggestivo quartiere costiero di Mondello è rinomato per la spiaggia omonima, un lungo litorale sabbioso con diversi punti dove noleggiare lettini prendisole e attrezzature per gli sport acquatici. Quest'area vivace è dominata da un padiglione in stile Art Nouveau situato alla fine di un molo. Chioschi gastronomici stagionali e ristoranti gourmet fiancheggiano la spiaggia e le strade dell'ex borgo dei pescatori di Mondello Paese. La vicina Riserva di Capo Gallo offre sentieri escursionistici e ampie vedute sul mare.
I cosiddetti quattro Canti, situati in piazza Villena, rappresentano il centro della Palermo barocca. La sua struttura, perfettamente ottagonale, è formata dall’alternanza di strade (Via Vittorio Emanuele e via Maqueda) e quinte architettoniche. Le facciate che formano la piazza, durante le ore del giorno, risultano sempre illuminate almeno da un lato, ed è per questo che sono anche conosciute con il nome di “Teatro del Sole”. Le statue presenti nella piazza sono state collocate da Mariano Smiriglio, ingegnere del Senato palermitano, a partire dal 1617 e rappresentano i fiumi di Palermo (Oreto, Kemonia, Pannaria e Papireto), l’allegoria delle stagioni, i regnanti storici della città e le sante patrone palermitane. Il cantone sud, appartenente al quartiere dell’Albergheria, è adornato da una statua di Venere (la primavera), Carlo V, Santa Cristina. Il cantone nord, appartenente al quartiere La Loggia, è adornato da una statua di Bacco (l’autunno), Filippo IV e Sant’Oliva. Il cantone ovest, appartenente al quartiere del Capo, è adornato con la statua di Cerere (estate), Filippo II e Santa Ninfa. Il cantone est, appartenente al quartiere della Kalsa, è adornato con la statua di Eolo (inverno), Filippo III e Sant’Agata. Santa Rosalia, che diventò patrona di Palermo nel 1623, non trova posto all’interno della piazza, ma una sua statua è situata sulla cima del Palazzo delle Aquile nell’adiacente piazza Pretoria. La statua di Carlo V, situata a piazza Bologni, era originariamente destinata a stare al centro di questa piazza. Negli anni successivi alla sua costruzione, la piazza fu anche teatro di alcune esecuzioni pubbliche, con i corpi che talvolta venivano lasciati appesi alle forche per giorni come monito alla popolazione
344 persone del luogo consigliano
Quattro Canti
Via Maqueda
344 persone del luogo consigliano
I cosiddetti quattro Canti, situati in piazza Villena, rappresentano il centro della Palermo barocca. La sua struttura, perfettamente ottagonale, è formata dall’alternanza di strade (Via Vittorio Emanuele e via Maqueda) e quinte architettoniche. Le facciate che formano la piazza, durante le ore del giorno, risultano sempre illuminate almeno da un lato, ed è per questo che sono anche conosciute con il nome di “Teatro del Sole”. Le statue presenti nella piazza sono state collocate da Mariano Smiriglio, ingegnere del Senato palermitano, a partire dal 1617 e rappresentano i fiumi di Palermo (Oreto, Kemonia, Pannaria e Papireto), l’allegoria delle stagioni, i regnanti storici della città e le sante patrone palermitane. Il cantone sud, appartenente al quartiere dell’Albergheria, è adornato da una statua di Venere (la primavera), Carlo V, Santa Cristina. Il cantone nord, appartenente al quartiere La Loggia, è adornato da una statua di Bacco (l’autunno), Filippo IV e Sant’Oliva. Il cantone ovest, appartenente al quartiere del Capo, è adornato con la statua di Cerere (estate), Filippo II e Santa Ninfa. Il cantone est, appartenente al quartiere della Kalsa, è adornato con la statua di Eolo (inverno), Filippo III e Sant’Agata. Santa Rosalia, che diventò patrona di Palermo nel 1623, non trova posto all’interno della piazza, ma una sua statua è situata sulla cima del Palazzo delle Aquile nell’adiacente piazza Pretoria. La statua di Carlo V, situata a piazza Bologni, era originariamente destinata a stare al centro di questa piazza. Negli anni successivi alla sua costruzione, la piazza fu anche teatro di alcune esecuzioni pubbliche, con i corpi che talvolta venivano lasciati appesi alle forche per giorni come monito alla popolazione
La Cala è un arco di mare compreso fra la via Francesco Crispi e il Foro Italico e corrisponde al porto più antico della città di Palermo, ed attualmente vi si accede attraverso l'imboccatura del Porto di Palermo. Pieno di ristoranti e street food dove poter gustare le prelibatezze locali. Il termine Cala proviene probabilmente dall’arabo “kalak”, che vuol dire fossa, oppure dal greco “Chalao”, insenatura di mare. La via che costeggia il porto, in epoca antica era raggiungibile da ben sei diverse porte, utilizzate per lo più per scopi diversi. Erano Porta della Doganella, dello Scaricatore (detta anche del frumento), del Carbone (o semplicemente Porta Carbone), della Calcina, della Pescaria ed infine Porta Piedigrotta. L’unica ancora esistente è la più moderna Porta Felice, le altre sono state distrutte o inglobate nel tessuto urbano. Il primo molo del porto fu costruito nel 1469, ma appena ultimato fu subito danneggiato da una violenta tempesta. La struttura rimase invariata fino alla fine del XIX secolo, quando un nuovo fronte antemurale fu costruito per difendere l’approdo dai venti e dalle mareggiate. Il porto antico, che oggi continua ad essere operativo ed ospita prevalentemente imbarcazioni di piccole e medie dimensioni, durante il XV secolo veniva chiuso da una grossa catena che attraversava l’insenatura. Questa era attaccata, da un’estremità, alla chiesa denominata “Santa Maria della Catena”, dall’altro lato nei pressi del Castello a Mare, in modo da chiudere completamente l’ingresso al porto via mare.
Via Cala
Via Cala
La Cala è un arco di mare compreso fra la via Francesco Crispi e il Foro Italico e corrisponde al porto più antico della città di Palermo, ed attualmente vi si accede attraverso l'imboccatura del Porto di Palermo. Pieno di ristoranti e street food dove poter gustare le prelibatezze locali. Il termine Cala proviene probabilmente dall’arabo “kalak”, che vuol dire fossa, oppure dal greco “Chalao”, insenatura di mare. La via che costeggia il porto, in epoca antica era raggiungibile da ben sei diverse porte, utilizzate per lo più per scopi diversi. Erano Porta della Doganella, dello Scaricatore (detta anche del frumento), del Carbone (o semplicemente Porta Carbone), della Calcina, della Pescaria ed infine Porta Piedigrotta. L’unica ancora esistente è la più moderna Porta Felice, le altre sono state distrutte o inglobate nel tessuto urbano. Il primo molo del porto fu costruito nel 1469, ma appena ultimato fu subito danneggiato da una violenta tempesta. La struttura rimase invariata fino alla fine del XIX secolo, quando un nuovo fronte antemurale fu costruito per difendere l’approdo dai venti e dalle mareggiate. Il porto antico, che oggi continua ad essere operativo ed ospita prevalentemente imbarcazioni di piccole e medie dimensioni, durante il XV secolo veniva chiuso da una grossa catena che attraversava l’insenatura. Questa era attaccata, da un’estremità, alla chiesa denominata “Santa Maria della Catena”, dall’altro lato nei pressi del Castello a Mare, in modo da chiudere completamente l’ingresso al porto via mare.
si mangia bene sia la pizza che piatti tipici .
16 persone del luogo consigliano
Tredicisette
20 Via Siracusa
16 persone del luogo consigliano
si mangia bene sia la pizza che piatti tipici .
il locale è confortevole e accogliente, ottimi cocktail e la pizza è buonissima. Ottimo rapporto qualità prezzo ed è raggiungibile anche a piedi da casa. Uno dei miei posti preferiti a Palermo dove mangiare
Treska
19 Via F. Petrarca
il locale è confortevole e accogliente, ottimi cocktail e la pizza è buonissima. Ottimo rapporto qualità prezzo ed è raggiungibile anche a piedi da casa. Uno dei miei posti preferiti a Palermo dove mangiare
pizzeria e trattoria. ambiente informale e casalingo , tipica cucina siciliana e la pizza è ottima . Ottimo rapporto qualità prezzo. In centro città non lontano da casa
Pizza e Cucina XX Settembre
65a Via XX Settembre
pizzeria e trattoria. ambiente informale e casalingo , tipica cucina siciliana e la pizza è ottima . Ottimo rapporto qualità prezzo. In centro città non lontano da casa
il miglior gelato di Palermo !!!!!!
Baretto Torrearsa
7 Via Torrearsa
il miglior gelato di Palermo !!!!!!
A mondello il posto ideale per mangiare delle ottime arancine, un buon gelato , cannoli e cassate!
52 persone del luogo consigliano
Bar Pasticceria Alba
7 Piazza Don Bosco
52 persone del luogo consigliano
A mondello il posto ideale per mangiare delle ottime arancine, un buon gelato , cannoli e cassate!
le migliori arancine di Palermo a due passi da casa
52 persone del luogo consigliano
Bar Pasticceria Alba
7 Piazza Don Bosco
52 persone del luogo consigliano
le migliori arancine di Palermo a due passi da casa
a due passi da casa , il miglior panificio dove puoi trovare pizze da asporto buonissime , pane , dolci e biscotti ottimi , piccola rosticceria tipica siciliana , ma anche pasta carne e panini imbottiti . impossibile restistere...super consigliato!!!!
Panificio Puccio
34 Via Maggiore Pietro Toselli
a due passi da casa , il miglior panificio dove puoi trovare pizze da asporto buonissime , pane , dolci e biscotti ottimi , piccola rosticceria tipica siciliana , ma anche pasta carne e panini imbottiti . impossibile restistere...super consigliato!!!!
un ristorante/pizzeria storico nella bella piazza marina .
14 persone del luogo consigliano
Al Covo dei Beati Paoli
50 Piazza Marina
14 persone del luogo consigliano
un ristorante/pizzeria storico nella bella piazza marina .

Le Guide ai Quartieri

se hai voglia di mare la spiaggia di Palermo è il posto perfetto , puoi noleggiare lettini e ombrelloni in uno dei tanti lidi .
410 persone del luogo consigliano
Mondello
410 persone del luogo consigliano
se hai voglia di mare la spiaggia di Palermo è il posto perfetto , puoi noleggiare lettini e ombrelloni in uno dei tanti lidi .
una delle vie più antiche della città che porta alla Cattedrale . nel cuore della Palermo vecchia. Strada pedonale. Un posto da vedere assolutamente
78 persone del luogo consigliano
Via Vittorio Emanuele
Via Vittorio Emanuele
78 persone del luogo consigliano
una delle vie più antiche della città che porta alla Cattedrale . nel cuore della Palermo vecchia. Strada pedonale. Un posto da vedere assolutamente

Informazioni sulla città/località

una delle spiagge più belle della Sicilia
482 persone del luogo consigliano
San Vito Lo Capo
482 persone del luogo consigliano
una delle spiagge più belle della Sicilia
spiaggia bellissima e mare cristallino
401 persone del luogo consigliano
Cefalù
401 persone del luogo consigliano
spiaggia bellissima e mare cristallino
mare meraviglioso
331 persone del luogo consigliano
Scopello, Trapani
331 persone del luogo consigliano
mare meraviglioso
da vedere il Duomo
193 persone del luogo consigliano
Monreale
193 persone del luogo consigliano
da vedere il Duomo